Giorgia
Significato del Nome: lavoratrice della terra
Origine: greca
Onomastico: 23 Aprile
Corrispondenze: Segno Zodiacale dello Scorpione
Numero portafortuna: 4
Colore: giallo
Pietra portafortuna: topazio
Metallo: rame
Il nome è ampiamente diffuso in tutta Italia, anche nelle varianti al femminile Georgia, Giorgiana e Georgiana, Giorgina. La dìffusione del nome riprende il culto di vari santi, tra cui il più venerato è s. Giorgio di Lydda, tribuno martirizzato in Palestina al tempo di Diocleziano, patrono dell’Inghilterra, della Russia, di Ferrara, Carnpobasso, Reggio Calabria e protettore dei cavalieri: secondo la leggenda, infatti, cavalcando un destriero bianco avrebbe ucciso con la lancia un drago, simbolo del male, per liberare una principessa. Molti ordini cavallereschi hanno assunto in suo onore questo nome, che si è diffuso anche per il prestigio di sei re di Gran Bretagna e Irlanda e di due re di Grecia. Numerosi nella storia i personaggi famosi: il rivoluzionario francese del Settecento Danton; il vescovo e filosofo irlandese del Settecento Berkeley e il filosofo tedesco Heghel (1770-1831); il pittore Giorgio da Castelfranco detto’Giorgione'(1477-1510); il pittore francese Braque, i pittori metafisici De Chirico e Morandi; il pittore e storico dell’arte toscano del Cinquecento Vasari; il poeta inglese Byron; lo scrittore belga Simenon, il francese cattolico Bernanos, l’argentino Borges, l’inglese del Novecento Orwell, la scrittrice francese dell’Ottocento Sand, il romanziere brasiliano del Novecento Amado; il compositore tedesco del Settecento Haendel e il musicista francese Bizet; il musicista e compositore statunitense Gershwin; l’uffìciale sovietico Gagarin, protagonista del primo volo umano nello spazio. Chi porta questo nome è dominatore, egocentrico, amante delle grandi fortune, del denaro, delle attività fruttuose, assetato dì conquiste oppure totalmente rivolto alla metafisica, ai numeri, alle astrazioni, alle contemplazioni. Esiste anche chi con questo nome è spinto irresistibilmente verso entrambe le nature. In comune, tuttavia, hanno sempre la sete di possesso sia che si tratti di cose materiali che di sapere e conoscenza.